Per effetto della legge di Bilancio 2021 è stata prorogata fino a tutto il 2022 la possibilità di fruire dei crediti d’imposta per gli investimenti in beni strumentali, in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0, e in altre attività innovative, oltreché per la formazione 4.0.
In particolare, per gli investimenti in beni strumentali 4.0 la contabilizzazione ed esposizione a bilancio di questa misura agevolativa a contenuto finanziario comporta la relativa iscrizione per un credito d’imposta che sarà
utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite modello F24.
Aliquote, periodo di utilizzabilità e limiti del beneficio
Il beneficio si quantifica come segue:
- spese inferiori a 2,5 milioni di euro: aliquota al 50% dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2021; al 40% nel 2022;
- spese superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni: aliquota al 30% dal 16 novembre 2020al 31 dicembre 2021; al 20% nel 2022;
- spese superiori a 10 milioni di euro e fino a 20 milioni: aliquota al 10% nel 2021 e nel 2022.
Il credito maturato è utilizzabile in tre quote annuali di pari importo (ovvero in una rata per i soggetti con ricavi inferiori a
5 milioni e investimenti in beni ordinari dal 16 novembre 2020) e sempre mediante compensazione con modello F24.
Allo stato, il credito d’imposta relativo non è cedibile o trasferibile.
Quali sono le scritture contabili dei crediti d’imposta per i beni materiali 4.0
Per le modalità di contabilizzazione ed esposizione a bilancio, secondo prassi prevalente, questa agevolazione configura un contributo in conto impianti. Il principio contabile OIC 16 prevede infatti che i contributi in conto impianti sono somme
erogate da un soggetto pubblico (quindi: Stato od enti pubblici) alla società per la realizzazione di iniziative dirette alla costruzione, riattivazione e ampliamento di immobilizzazioni materiali, commisurati al costo delle medesime.
Quanto alle modalità di esposizione a bilancio, lo stesso principio stabilisce che quei contributi siano rilevati al conto economico con un criterio sistematico, cioè gradualmente lungo la vita utile dei cespiti di riferimento.
Potranno essere adottati, alternativamente, due metodi di contabilizzazione, successiva esposizione a bilancio:
- con il metodo diretto, i contributi sono portati a riduzione diretta del relativo costo delleimmobilizzazioni materiali cui si riferiscono;
- con il metodo indiretto, mediante il quale il contributo verrà esposto indirettamente a deconto del relativo costo, mediante imputazione a conto economico alla voce A5 “altri ricavi e proventi”, posta poi, rinviata secondo lo stesso principio sistematico, per competenza, agli esercizi successivi attraverso l’iscrizione di corrispondenti risconti passivi pluriennali.
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